domenica 4 settembre 2016

Scusa, ... ma tu al mare che fai?

Io proprio non riesco a capire.
Sì, insomma, non riesco più a trovarmi una collocazione che abbia un senso.
No, no, non sto avendo una crisi esistenziale, che solo un viaggio in India potrebbe giovarmi, è piuttosto una riflessione post ferie.
Già, perché mica faccio come tutti che staccano la spina e vanno in folle con la testa per un po'.
Resto acceso! Bah! Insomma, la questione è questa:
quando da ragazzo andavo al mare lo scopo era conoscere ragazze;
crescendo si ritorna da fidanzati con tutti i pavoneggiamenti del caso;
da sposato con figli c'hai il tuo bel daffare con borse e carrelli dei giochi e ... giocare;
i figli crescono, tua moglie prende il sole e tu hai queste possibilità:

  • leggi la gazzetta (tutta due volte, di schiena e di pancia), ma a me non piace!
  • leggi un settimanale (saltando tutta la pubblicità 4/5 volte), ma a me resta ancora tempo!
  • prendi il sole e basta, ma ho una resistenza limitata!
  • ascolti un po' di musica, ma otto ore con gli auricolari ...
  • prendi una decisione chiara, passeggi in riva al mare, per me peggio della tangenziale!
Quindi? Cioè, qualcuno mi capisce?
Ma che cazzo fate voi quando passate una giornata al mare? Diventate "camminatori seriali"? Vi intromettete nelle conversazioni altrui senza ritegno? Spalmate la crema alla signora dell'ombrellone accanto, mentre vostra moglie dorme, raccontando balle sulla vostra vita privata? Fate delle buche enormi dando la colpa ai bimbi poco lontani da voi?
E' patologia?
Chiaramente non maledico le giornate trascorse al mare, preferendo solo trekking od escursioni montane, ma sta cosa mi fa riflettere, non so se sono l'unico.
Ragazzi uniamo le forze facciamo qualcosa, io non voglio diventare un "camminatore seriale"!!!
Con tutta l'anima ...
Rock your Life!
Mirko